Le tavole di Eraclea

Le tavole di Eraclea. Tra Taranto e Roma

 

L’allestimento progettato per la mostra “Le Tavole di Eraclea. Tra Taranto e Roma” si basa sulla scomposizione di nuclei espositivi, marcata dalla presenza dell’elemento centrale che accoglie l’opera più importante del racconto: le Tavole di Eraclea.
Visitando la mostra si è immediatamente colpiti dalle colorazioni del blu e del viola che si distinguono nettamente dall’esposizione permanente, sottolineando l’unicità dell’evento. Il colore ci invita alla riflessione e alla concentrazione introducendoci emotivamente in uno spazio altro, accogliente e denso. Gli accenti del viola si stagliano con forza sulle pareti blu, esaltando le preziose opere presenti in mostra.
Il tema della transizione greco-latina, viene formalizzata attraverso due tipologie costruttive: aree delimitate da setti e coperture si giustappongono ad aree delimitate da setti e pedane. Il visitatore così facendo è chiamato ad interrogarsi sul motivo di questa diversità ed in modo diretto distingue quali opere appartengono al fronte greco e quali al fronte latino.
Il sistema centrale costituisce una frattura, un’accelerazione, un’eccezione, ed è contemporaneamente elemento di divisione ma anche fulcro attrattivo dell’intero apparato allestitivo: le aree tematiche si rivolgono, in un percorso circolare, alle Tavole di Eraclea, non perdendo mai di vista il riferimento, il punto di partenza e di arrivo dell’esperienza.
L’allestimento delle Tavole è il risultato dell’articolazione del grande setto centrale che, abbassandosi, piegandosi e bucandosi, lascia spazio alla cornice lignea che custodisce le lastre bronzee.
Il legno è infatti elemento di connessione tra il nuovo e il vecchio: le forme contemporanee del vano che protegge le Tavole dialoga con le vetrine in legno volute da Dinu Adamesteanu, padre del museo della Siritide. Le vetrine ormai mute da troppo tempo tornano in vita mantenendo quell’importante legame con la storia del territorio della costa ionica.
L’articolazione dei basamenti interni ad esse colpisce in prima battuta per la sua complessità che sembrerebbe puramente estetica, ma poi si scopre che le forme sono il risultato del dimensionamento. funzionale al riconoscimento dei contesti archeologici, rendendo immediata la comprensione del racconto.

Luogo:

Museo archeologico nazionale della Siritide a Policoro (MT)

Promossa da:

Polo Museale della Basilicata, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Comune di Policoro.

Data:

Dal 01 Febbraio al 07 Giugno 2020 - prorogata a data da destinarsi

Categoria
Exhibit
Tags
Design, Interior